Blog | Amianto, i dati sul mesotelioma sono peggiori a Bagnoli che nei Balcani teatro di guerra – Il Fatto Quotidiano

Antonio Marfella

Antonio Marfella

Presidente medici per l’ambiente, Napoli

Ambiente & Veleni – 7 Maggio 2024

Amianto, i dati sul mesotelioma sono peggiori a Bagnoli che nei Balcani teatro di guerra

Riusciranno i cittadini campani a sopravvivere in buona salute e in numero sufficiente nei prossimi cinque/dieci anni per poter vedere finalmente “rivoluzioni ambientali silenziose” e/o “bonifiche al traguardo” a Bagnoli? Nell’ultimo post pubblicato avevo promesso di cominciare a narrare dei “doni” avvelenati che la Fata cattiva dell’evasione fiscale vestita di lavoro nero (come il lutto) aveva rimpinzato la principessa Acerra, la città più massacrata in salute di Napoli e Caserta, oggi certificate come le Province con maggiore incidenza di cancro in Italia (al 2018). Non potevo certo immaginare di essere superato dalla realtà: in Campania i dati sanitari ormai noti e sono sempre peggiori di qualunque fantasia “horror”.

Ha fatto scalpore la commovente storia del napoletano Franco di Mare, storico inviato Rai nei più importanti scenari di guerra degli ultimi venti anni, ed in particolare nei Balcani, dove ha contratto un temibile mesotelioma pleurico, respirando polveri con amianto incorporato derivanti dai catastrofici bombardamenti di città intere come Sarajevo, tutte costruite negli ultimi circa 50 anni e quindi con tutti gli impianti (bagni, ecc) e tettoie di copertura in amianto, come in Campania.

Stiamo tutti malissimo sapendo che probabilmente sarà durissima avere giustizia per Franco di Mare. Ma qui, grazie a questo blog, sono costretto a ribadire che anche per il mesotelioma (tumore polmonare incurabile e assassino al 100% ancora oggi) i dati peggiori non si registrano nei Balcani teatro di guerra ma nella Provincia di Napoli, specie a Napoli ovest (Bagnoli) e Napoli est (SIN Porto di Napoli), dove attività industriali mai controllate e tantomeno bonificate uccidono i residenti come e più di una guerra vera da oltre 30 anni.

Noi Medici dell’Ambiente nell’ultimo decennio abbiamo tentato disperatamente di responsabilizzare la politica su tale tragica situazione e possiamo dimostrare, purtroppo inutilmente, che quanto di nuovo affermato in maniera scientificamente inoppugnabile purtroppo solo oggi dalla Società Italiana di Epidemiologia (qui lo studio, febbraio 2024) e comunque con dati troppo obsoleti (2017-2018) era stato già reso noto al pubblico con lo studio Angir svolto in collaborazione con l’Assessore Pina Tommasielli del Comune di Napoli sin dal 2013 e resi noti nel 2015. L’area di Napoli e Caserta conta 132,5 casi nei maschi, 34,8 nelle femmine su una media nazionale che non supera i 95,7 per i maschi e i 31,9 per le donne [tabella 3]. La stessa area è in testa alla classifica nazionale per tasso di tumori maligni al polmone [figura 9].

Nessuno in Campania ha inteso comunicare in tempo utile all’opinione pubblica quanto la pseudo-bonifica di Bagnoli, certificata una truffa dalla magistratura ma senza condanne, fosse assassina in modo concreto e reale, cioè pari ad una autentica guerra dei Balcani con numeri da guerra anche per mesotelioma: se Franco Di Mare anziché fare l’inviato di guerra a Sarajevo fosse stato semplicemente residente a Bagnoli, forse si ammalava pure prima!

In questi giorni abbiamo appreso, ancora, che la Regione Campania registra oggi ben oltre 500mila ammalati di diabete (in gran parte di tipo II ed in costante aumento) su meno di 6 milioni di cittadini complessivi (in costante diminuzione). Il 10 aprile 2024 in Audizione congiunta Commissione Ambiente e Salute in Regione Campania, io ho ricordato ai presenti che solo pochissimi cittadini campani come me, e a nostre spese, sono consapevoli di essere pesantemente contaminati da diossine e pcb obesigeni e diabetogeni, e che quindi il mio diabete molto poco trattabile – così come quello di moltissimi altri cittadini campani tra quei 500mila, specie tra coloro che hanno la sfortuna di risiedere nei dintorni di quei famosi 2746 siti pesantemente inquinati e da bonificare (tipo Bagnoli) – non ha come patogenesi uno scorretto stile di vita individuale ma anche l’essere pesantemente contaminati da inquinanti ambientali contro i quali mai nulla è stato fatto a nostra tutela sia in prevenzione primaria (tutela del territorio e serrato controllo del corretto smaltimento dei rifiuti industriali) che secondaria.

In questa stessa data il dottor Luigi Montano di Acerra ha ufficialmente comunicato alla Regione Campania che i ragazzi sani nati nel 2006 mostrano oggi nel proprio sangue concentrazioni triple di pcb Caffaro obesigeni, diabetogeni e cancerogeni rispetto agli stessi ragazzi sani del 2006 ma residenti nel Cilento (Provincia di Salerno). I pcb Caffaro sono stati dichiarati fuorilegge e sono fuori produzione dal 1982 quindi circa 25 anni prima che questi ragazzi nascessero.

E’ possibile che gli oltre 500mila diabetici campani, me compreso, non possano avere in trasparenza la corretta informazione che l’eccesso di casi discenda dal più grande disastro ambientale negato di Italia, ossia Terra dei Fuochi, con un violenta e arrogante negazionismo di Stato per coprire la mancanza di azioni efficaci sui territori inquinati? In questi giorni abbiamo appreso che ci toccano ora 1.2 miliardi di euro per bonificare Bagnoli: la più grande bonifica di Europa! Vogliamo dire con onestà e correttezza all’opinione pubblica (mentre si litiga solo su chi deve gestire una così grande massa di denaro pubblico) che questa bonifica si rende necessaria a causa dei pessimi dati sanitari con tassi di incidenza in eccesso (anche) di mesotelioma per avere respirato amianto, come solo facendo l’inviato di guerra nei Balcani ti poteva capitare?

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